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vietata la circolazione a Palermo nelle ore di punta delle auto euro 0 - 1 - 2 e 3
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Scritto da Consulentionline.eu   

La mancanza di una politica del traffico nel Comune di Palermo, si trasforma indirettamente una politica "economica" per l'acquisto di nuove auto euro 4 e/o 5. Dal 24/11/2008 a Palermo, dalle 8 alle 9:30 e dalle 16:30 alle 20:30, i proprietari di auto euro 0 - 1 - 2 e 3 non potranno circolare mai, mentre il restante 10% del parco auto circolante "euro 4", potrà circolare a targhe alterne all'interno della città di Palermo!!! Il nuovo Provvedimento, fatti due conti,  ridurrà il traffico del 95%. Il Comune di Palermo, ci auguriamo, abbia già predisposto un piano per soddisfare la nuova domanda di mezzi pubblici.  

 
In arrivo nuovo credito d'imposta per le imprese siciliane
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Scritto da Massimo Papa Dottore Commercialista in Palermo   

In Sicilia, dopo l'ok di Bruxelles, gli inprenditori potranno usufruire di un credito di imposta per il miglioramento dell'azienda. Sono escluse dal nuovo credito di imposta le raffinerie, le imprese del settore delle costruzioni, del commercio, della distribuzione e produzione di energia, del trasporto, e del sistema finanziario e creditizio. Le imprese che operano nel settore estrattivo, manifatturiero, del turismo e dei servizi di I.T., potranno usufruire di un credito di imposta che andrà da un minimo del 20% per gli immobili, ad un massimo dell'80% per i macchinari. Le spese ammissibili degli investimenti potranno riguardare ad es: immobili, impianti e macchinari, attrezzature varie, auto stumentali ed autocarri. Per gli artigiani l'investimento minimo per accedere al credito di imposta, dovrà essere di 35 mila euro, mentre le altre imprese per ottenere il nuovo credito di imposta, proposto dalla Regione Siciliana, dovranno promuovere investimenti minimo di 200 mila euro e massimo di 4 milioni di euro. 

 
Tenuta e conservazione del Libro Unico del Lavoro
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Scritto da Rag. Giuseppe D'Angelo - Consulente del Lavoro   
E’ pubblicato sulla G.U. n. 192 del 18 agosto 2008 il decreto 9 luglio 2008 che stabilisce le modalità di tenuta e conservazione del libro unico del lavoro e disciplina del relativo regime transitorio.
Il libro matricola e il registro d'impresa sono immediatamente abrogati, ci sarà tempo fino al periodo di paga relativo al mese di dicembre 2008 per adempiere agli obblighi di istituzione e tenuta del libro unico del lavoro, secondo le disposizioni dettate dall'art. 39 del decreto-legge 25 giugno 2008 n. 112. Nelle more, gli adempimenti continueranno ad essere assolti mediante la corretta e regolare tenuta del libro paga, nelle sue sezioni paga e presenze o del registro dei lavoranti e del libretto personale di controllo per i lavoranti a domicilio, debitamente compilati e aggiornati. Dalla data di entrata in vigore del decreto in esame le disposizioni normative ancora vigenti che fanno richiamo ai libri obbligatori di lavoro o ai libri di matricola e di paga, devono essere riferite al libro unico del lavoro, per quanto compatibile.  D.M. Ministero del lavoro e della previdenza sociale 09/07/2008, G.U. 18/08/2008, n. 192
 
Fondi esauriti per i bonus assunzione nelle aree svantaggiate
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Scritto da Paolo Bertolini   

L'Agenzia delle Entrate, ha reso noto che i 200 milioni di euro per il Bonus Assunzioni per il triennio 2008 - 2010 sono già finiti (sono stati tutti prenotati). L'ultimo beneficiario in ordine cronologico, ha effettuato la domanda alle 07:51 e 26 secondi del 01/10/2008. Gli esclusi non essendo previsti nuovi stanziamenti, mantenendo comunque l'ordine cronologico della domanda originaria, devono ripresentare una nuova domanda dal 01/04/2009 al 20/04/2009 e sperare nelle rinunce, negli errori e nel mancato invio della comunicazione che certifica il rispetto dei requisiti del credito d'imposta degli attuali beneficiari. 

 
Sicurezza sui luoghi di lavoro
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Scritto da Rag. D'Angelo Giuseppe - Consulente del Lavoro   
Dal   1 gennaio 2009   diventano efficaci le disposizioni sulla VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SALUTE E SICUREZZA dei lavoratori presenti in azienda (decreto legislativo 81/08).Il Testo Unico definisce la valutazione dei rischi come “valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza”.Un’operazione che il datore di lavoro deve effettuare previa consultazione del rappresentante dei lavoratori, e nei casi di sorveglianza sanitaria anche con la collaborazione del medico competente.A conclusione della valutazione dei rischi, il datore di lavoro deve redigere un documento finale (entro e non oltre il 31/12/2008).Tale documento deve avere data certa e contenere, tra l’altro, una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottate, il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza. Si evidenzia, che le aziende che occupano fino a dieci (10) lavoratori, possono sottoscrivere, in luogo del documento di valutazione rischi sopra descritto, entro la medesima data (entro e non oltre il 31/12/2008), un’AUTOCERTIFICAZIONE,  avente data certa, dove attestano di aver valutato i rischi per la salute e sicurezza e preso gli opportuni provvedimenti (vedi allegato 1). Si ritiene, che in entrambe le ipotesi (documento di valutazione o in alternativa dove possibile autocertificazione), è comunque consigliabile ricorre a specifiche figure professionali, quali ad esempio, ingegneri-architetti o altri specialisti del settore, al fine di valutare correttamente la situazione dei luoghi di lavoro. È altresì previsto che tutti i datori di lavoro  frequentino appositi corsi di formazione sulla prevenzione e protezione dai rischi, di primo soccorso, nonché di prevenzione incendi e di evacuazione.   Sistema sanzionatorio Il  sistema sanzionatorio appare particolarmente pesante.Ad esempio l’arresto è stato previsto in via esclusiva in caso di omissione da parte del datore di lavoro della valutazione dei rischi, qualora ciò avvenga in aziende caratterizzate da rilevante complessità e rischi elevati. L’ammenda (da  3.000 a € 9.000) è prevista nel caso il datore di lavoro non abbia redatto il documento di valutazione dei rischi secondo la legge o non abbia frequentato i corsi di formazione a lui destinati. Ma il Testo Unico Sicurezza  all’art. 14, al fine di garantire la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori, nonché di contrastare il fenomeno del lavoro nero e irregolare, ha previsto che gli Ispettori del Lavoro possono adottare provvedimenti di sospensione dell’attività dell’azienda in 2 ipotesi:1.      individuazione di lavoratori in nero in percentuale pari o superiore al 20% della forza lavoro trovata sul posto di lavoro;2.      gravi e reiterate violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
 
Sanzioni per Manager e Amministratori che non applicano i modelli del Dlgs 231 del 2001
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Scritto da Dott. Massimo Papa   

Il tribunale di Milano con sentenza n.1774 del 2008 ha condannato per concorso di responsabilità e considerato responsabili gli amministratori nei confronti della società, per l'omessa adozione di un adeguato modello organizzativo in conformità al decreto 231 (ponendo un vincolo di fatto). Il decreto 231 prevede la semplice facoltà di adottare modelli che se ben interpretati ed adottati, hanno la capacità di mettere in salvo l'azienda dalle contestazioni per i reati da cui la stessa azienda ne ha tratto vantaggio. La realizzazione di un modello idoneo a scongiurare il rischio di un reato all'interno dell'azienda fino alla sentenza sopra citata era una scelta discrezionale del manager e degli amministratori. Dopo questa sentenza anche l'inerzia o l'omessa adozione pone i manager a rischio di sanzioni amministrative e penali.

 
La garanzia dello stato su depositi e conti correnti è limitatata a 103 mila euro
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Scritto da Dott. Massimo Papa   

Il fondo interbancario di tutela dei depositi in caso di fallimento di una banca garantisce complessivamente al singolo depositante fino a 103.291 euro (i depositi in più banche anche diverse dello stesso depositante vengono cumulati). Il fondo non garantisce i singoli conti correnti e/o depositi, ma garantisce il singolo risparmiatore. Al fine di tutelare maggiormente i risparmi delle famiglie e non solamente dei singoli risparmiatori, si consigliano, tutti coloro che dispongono di depositi complessivi superiori a 103 mila euro, di cointestare con i propri familiari i loro conti presso le banche. 

 
agevolazioni fino a 100 mila euro per l'autotrasporto
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Scritto da Paolo Bertolini   

Il provvedimento dell'08/10/2008 dell'Agenzia delle Entrate sulla determinazione del credito di imposta agli autotrasportatori, consente un credito di imposta pari al 35% dell'importo pagato per tasse automobilistiche per il 2008 (per i veicoli compresi tra 7,5 e 11,5 ton.) ed il 70% per i veicoli superiori a 11,5 tonnellate. Il codice tributo per la compensazione sul modello F24 è il "6809" e può essere usato dal 16/10/2008 anche per i versamenti relativi a settembre o per le rate di Unico 2008. L'agevolazione è consentita nei limiti della UE, "de minimis", per il settore trasporto su strada.

 
Accertamento analitico-induttivo: Bilanci in perdita per più anni consecutivi, nel mirino del fisco
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Scritto da Dott. Massimo Papa   

La Cassazione con sentenza del 02/10/2008 n. 24436, apre una strada al fisco per tutti quei contribuenti che per più anni consecutivi dichiarano perdite. La nuova giurisprudenza impone immediate e conseguenziali scelte imprenditoriali. Secondo la cassazione, un'impresa che dichiara per più anni di seguito, pesanti perdite ed una condotta commerciale anomala,  è di per sè sufficiente a giustificare da parte dell'erario una rettifica della dichiarazione, attraverso il metodo analitico induttivo. La Cassazione nella presente sentenza ha aggiunto inoltre che un'impresa commerciale in perdita che apre un altro punto vendita adiacente a quello gestito in rosso è"in palese contrasto con i principi di ragionevolezza".

 
Sblocco dei pagamenti a valere su fondi di Agenda 2000
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Scritto da Paolo Bertolini   

Finalmente sono stati fermati gli effetti nefasti di un articolo della Legge finanziaria della Regione Siciliana. L'articolo che non consentiva la compensazione tra il dovuto dell'impresa ed il credito vantato, così come previsto dal D.M. 40/2008 "regolamento attuativo della disposizione nazionale" (art. 48bis del Dpr 602/73), prevedeva inoltre anche la revoca totale dei contributi concessi a fronte di pochi spiccioli vantati con cartelle di piccole entità. Il 30 settembre 2008, l'Assemblea Regionale, ha uniformato alla normativa nazionale, questa ulteriore restrizione alla quale erano prima sottoposte solo le aziende siciliane. 

 
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